UNA RMN al seno, avventura semiseria di un malato oncologico in cerca di assistenza. 
2016-11-8--14-25-29
Non parlerò di ricette, non parlerò di integratori, non parlerò di cura della persona. Parlerò di ASSISTENZA SANITARIA e dei disagi assurdi causati dai suoi disservizi.
La situazione è questa: sono in FOLLOW UP per un carcinoma mammario scoperto e trattato 4 anni fa, esatti, come molti di voi che mi seguono, sanno già.
Ogni 6 mesi, circa, eseguo le indagini diagnostiche strumentali indicate dalla oncologa di riferimento, sempre la stessa dall’inizio dell’avventura.
Per mia scelta mi avvalgo dello stesso ospedale e dello stesso medico che per fare ecografie, perchè ne ho fiducia. Perciò prenoto di volta in volta, con mesi di anticipo, per evitare di trovarmi senza appuntamento e dover cercare altrove.
Per il resto, stesso iter, a meno di indagini diverse dell’ultimo minuto per sospetti o aggravamenti.
Per problemi legati al mal posizionamento delle protesi, ad una cattiva convalescenza (?), ad aderenze, a calcificazione delle protesi o al fato, sono costretta ad un nuovo intervento fissato per i primi del mese di ottobre, prossimo.
 
Qualche giorno fa mi sono accorta di avere un problema al seno destro, ne sentivo una porzione laterale più gonfia del solito e dolorante, così ho cercato di anticipare le ecografie di controllo già programmate.
La qual cosa ha comportato alzataccia per due giorni di fila con i miei gemelli 5enni al seguito ma finalmente, almeno, ieri ho fatto eco al seno.
Ovviamente avevo ragione ed il medico ha riscontrato un versamento, liquido nella parte insomma. Ma non potendo essere certa che questo si riferisca ad un processo infiammatorio scatenato da altro piuttosto che alla rottura della protesi o ad una plica della stessa improvvisamente formatasi, mi ha consigliato una visita dal chirurgo plastico ed una RMN al seno. 
 
Beh, che ci vuole? penserete voi. Ma veramente l’ho pensato anche io. Uscita dal centro sono andata a cercare un chirurgo sollecito e disponibile a visitarmi presso la struttura ospedaliera in cui sono in cura, sempre con bimbi al seguito.
Dopo un’attesa lunghissima coi bimbi che giocavano nel reparto di chirurgia oncologica (perchè non volevano allontanarsi dalla loro mamma), il medico è finalmente arrivato Visitandomi non ha potuto fare altro che constatare e confermare le indicazioni che avevo già ricevuto e mi ha dirottato presso l’oncologia per farmi fare una prescrizione medica e tentare di prenotare la benedetta RMN nella stessa struttura.
Di nuovo attesa, tanta, perchè la sfiga vuole che tra le tantissime persone che conosco ed apprezzo nel reparto ce ne sia una che proprio non mi può vedere, il perchè nella prossima puntata.
Perciò, evidentemente nel tentativo di punirmi, mi lascia in attesa un tempo infinito, sempre assieme ai bimbi che cominciavano a dare segni di cedimento, avendo esaurito tutte le possibili attività ricreative esplicabili in una struttura ospedaliera, dalle corse al gioco del dottore, dal gioco “seguiamo la striscia colorata” (quelle indicative per i reparti n.d.r.) ad acchiapparella con slalom tra malaticci claudicanti.
Alla fine mi rilascia questa impegnativa (fasulla perchè mancante di diagnosi) con la quale, speranzosa, mi avvio verso il reparto di radiologia. Una segretaria gentilissima (ormai fuori orario) mi dice subito che è impossibile prenotare a breve perchè le poche disponibilità sono riservate agli interni e mi consiglia di andare dal medico di base.
 
Così stamattina vado dal mio medico (il suo sostituto in verità) pensando di usufruire del servizio a loro disposizione: “DoctorCup, il servizio della Regione Lazio riservato a persone, per le quali il medico di famiglia o il pediatra hanno rilevato uno stato di effettiva necessità di prestazioni urgenti. Il medico curante può a prenotare, davanti al paziente e in pochi minuti, l’esame o la visita necessaria, che dovranno essere erogate entro 48-72 ore. I medici di famiglia e i pediatri di base sono già stati dotati di una card con un codice personale per effettuare, attraverso un Cup riservato, le prenotazioni”. Ovviamente il medico si rende conto che ne avevo diritto e tenta la prenotazione: ma quando mai! La rmn del seno non rientra nella fattispecie erogata e consentita, al massimo può tentare di prenotarla velocemente, tentativo anche questo che fallisce miseramente perchè la RMN al seno PARE sia una indagine strana.
 
Così torno a casa e chiamo una struttura della quale mi servo ogni tanto e che sono sicura faccia anche RMN, decisa a farla anche a pagamento, quanto potrà mai costare? Ma nulla da fare: questa al seno è in programmazione ma non sono ancora preparati.
Così chiamo di nuovo CUP respirando a fondo nel tentativo di far apparire “soave” la mia voce al punto da incantare qualsiasi centralinista, nella speranza di ottenere un consiglio definitivo e risolutivo.
Funziona (fortunatamente al telefono non si vedevano gli incisivi sporchi di sangue e gli occhi crinati). La tipa, dopo avermi risposto che non ha accesso a prenotazioni per mesi, perde del tempo fornendomi numeri telefonici di alcune strutture convenzionate, di Roma. Attacco il telefono e comincio a comporre un primo numero: la clinica PIO XI. Sono gentilissimi e mi dicono che però devo fare comunque visita senologo e lui mi dirotterà, se lo riterrà necessario (°°ç°§*°ç), verso la RMN. Per fortuna chiedo di striscio il costo pensando che fossero convenzionati, la risposta è 480.00 euro. Per poco cado dalla sedia, ringrazio, tossisco, ringrazio di nuovo, tossisco e saluto, appena dopo aver ricevuto anche una offerta di sconto…
 
Provo un altro numero, altri interminabili minuti in attesa mentre dall’altra parte di casa si sentivano i gemelli urlare e minacciarsi, stanchi di stare in casa e con la voglia solo di andarsene a spasso. Ma tant’è, sbrighiamoci a fare sta cosa che poi usciamo tutti.
Mi risponde un altra struttura il Gemelli di Roma, parlo con i centralinisti di ogni reparto, credo, perchè erano tantissimi veramente, fino a che approdo ad un medico, credo senologia ma prendetelo col beneficio del dubbio, che mi dice che si, potrebbero farmi la RM al seno ma che dovrei prima ripetere tutti gli esami, compresa eco (perchè sa mica posso autorizzare una cosa sulla base di una indagine effettuata altrove) e poi, eventualmente, avrei potuto farla. Mi faccio dare estremi per prendere appuntamento (non si sa per quanto “ma sa, siamo pienissimi e questo periodo sono tutti via”) perchè mi sembrava brutto a quel punto tagliare corto e mettere giù il telefono, ma di certo non avrei perso tutto quel tempo.
Così riprovo un altro numero ed un altro ancora, non vi tedio oltre, tanto dovrei ripetervi le stesse cose.
 
Ma alla fine sono riuscita a prenotare? NO! affatto. Il mio seno è gonfio e dolorante, potrebbe essere solo iuna forte infiammazione, ma anche altro, chi può dirlo? Una RMN, ovviamente, ma non mi è stato possibile effettuarla.
Sapete cosa farò? aspetterò, si aspetterò l’intervento perchè sono stufa e stanca, sono veramente delusa e demoralizzata e decidere se portare in vacanza i bimbi oppure fare una RMN, perchè i soldi non si riproducono, è una cosa che nessuno dovrebbe mai dover fare.
Siamo veramente alla frutta e spero che tra i tanti impegni che avrà, l’impegnatissima Virginia Raggi tenti di trovare una soluzione o un accenno di soluzione anche a queste assurdità.

In gamba a tutti e cercate di star bene che se vi ammalate, siete FOTTUTI!

 qui articolo sulla mia pagina
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