Castagnole con lievito per dolci? Si può e sono anche buone. Magari con pasta madre ci proverò con un po’ di calma.
Oggi si doveva andare a spasso mascherati, Ascanio da Superman e Lavinia da Barbie. Ma il tempo non era il massimo e ci ha costretti a casa. E che si fa in un pomeriggio “riciclato” in periodo di carnevale? “mamma facci le fappe e le palline” che tradotto significa frappe e castagnole.
Che poi nei 5 anni passati non le ho mai preparate, fuori casa non è che mangino sti gran dolci, ma dove le hanno assaggiate? Misteri dei bimbi, hanno un sesto senso per le cose buone o proibite.
Però ho dovuto elaborare un pochino la ricetta, visto che la mia ultima era con uova e burro e queste sono assolutamente e deliziosamente vegan. Castagnole profumate e buonissime.
INGREDIENTI
440 gr di farina tipo1
6o gr di fecola di patate
130 gr di zucchero mascobado
2 cucchiai di rhum
6 cucchiai di sambuca
2 cucchiaini di sciroppo di riso aromatizzato (quello preparato per i panettoni, con scorza di arancia, limone, vaniglia, cannella). Se non lo avete, in alternativa aggiungete vaniglia e scorza di limone grattugiata.
30 gr di olio di vinaccioli (o di riso o girasole deodorato)
1 bustina di lievito per dolci (io cremor tartaro con bicarbonato)
latte di soia q.b.
PROCEDIMENTO
Metter a scaldare l’olio o accendere la friggitrice.
Versare le farine setacciate nella ciotola dell’impastatrice, aggiungere lo zucchero e mescolare con la foglia. Aggiungere ora l’olio, i liquori, il latte ed il lievito (sciolto nel latte). Mescolare ancora con la foglia finchè l’impasto si rapprende, poi utilizzare il gancio, fino ad ottenere un composto lavorabile e non troppo duro.
Con l’aiuto di un cucchiaino prendete una parte di impasto, bagnate le mani con acqua perché l’impasto risulterà appiccicoso e questo vi aiuterà(io ho tenuto un bicchiere vicino fino alla fine della cottura) e formate una pallina, piccola perché crescerà in cottura.
Tuffatela con delicatezza nell’olio bollente, tanto, deve affogarci per benino, ma non esagerate con la temperatura altrimenti si brucerà fuori e rimarrà cruda dentro.
Ora scolate su un foglio di carta assorbente e spolverizzate con lo zucchero. Di regola bisognerebbe passarle nel piatto pieno di zucchero ma “non ce la posso fare” e le ho semplicemente spolverate.
Ero in dubbio se usare la farina più raffinata, pensavo potessero venire pesanti. Alla fine il mio lato salutista ha prevalso (oddio parlare di salutismo di fronte alle castagnole fritte ce ne vuole…), e poi la farina 0 non l’avevo proprio ma devo dire che sono rimasta veramente molto soddisfatta. Soffici e veramente molto buone.