Pronti con carta e penna? Memorizzate vecchia o nuova maniera, perché questo ciambellone ciocco arancia è veramente azzeccato.
Intanto cominciamo col dire che quando le arance sono buone, in qualsiasi modo le consumiate, sono un successo. Dalle insalate di verdure crude alle salse, dalla macedonia ai dolci.
Questo dolce non fa eccezione, utilizziamo quindi frutta di stagione anche per preparare il ciambellone ciocco arancia.
I miei dolci sono ormai per consuetudine, quasi sempre, senza zucchero, dolcificati in modo naturale. Questo perché sono cosciente del fatto che lo zucchero raffinato faccia male, che anche le varie versioni tipo zucchero integrale o sciroppi vari, siano da consumare in modo discreto e limitato. Perciò utilizzo la frutta variando con il tipo a seconda del dolce che decido di realizzare, pur rimanendo decisamente nell’ambito di ricette semplici.
Certo alle prime esperienze ho sfornato bei mattoni, finchè poi ho cominciato a capire come equilibrare gli ingredienti per avere sofficità e giusta umidità, dolce ma senza retrogusti strani. Questa è veramente una grande soddisfazione, da poter usare anche per essere farcita. Un insieme di profumi e sapori delicati, uniti alla giusta lievitazione.
INGREDIENTI
120 gr di farina di farro bio
120 gr di farina di frumento integrale bio
80 gr di semola di grano duro
50 gr fecola di patate
75 gr di mandorle e nocciole tritate
60 gr di olio di girasole deodorato (o di riso o vinaccioli)
200 gr di succo d’arancia spremuto al momento (non vorrei vi venisse in mente di metterci l’aranciata dei bric)
100 gr di latte di soia (o avena o anche acqua)
3 cucchiai di cacao naturale, non potassato (ricordate vero, che significa?)
3 cucchiaini di lecitina di girasole (non l’avete ancora comprata??)
100 gr di uva passa (120 se siete abituati al molto dolce)
1 bustina di lievito (io cremor tartaro, 8 gr più 1 cucchiaino colmo di bicarbonato)
PROCEDIMENTO
Oggi cercherò di spiegarvi tutto in modo da sporcare meno cose possibili e spendere meno tempo possibile.
Di solito faccio i dolci mentre spignatto per il pranzo o per la cena, molto raramente mi dedico esclusivamente a quelli.
Accendo il forno a 200 gradi, statico, posizionando la griglia nella parte bassa.
Appoggio sulla bilancia un contenitore (quelli graduati, col manico) verso l’olio, poi la lecitina, poi l’uvetta, il succo d’arancia (che ci vuole a spremere due arance, questo periodo dovreste essere allenati), il latte. Minipimer (anche quello lo avete in mezzo no? cucinate o fate preparare tutto alla suocera?) e giù a frullare finemente.
( Tempo impiegato finora, 3 minuti, a meno che non abbiate una cucina enorme, allora usate i pattini a rotelle per accorciare distanze e tempi).
Nel vostro solito tritatutto (non dite che non lo avete, come fate a tritare semi e frutta secca di uso quotidiano, Guardate bene, è vicino al minipimer ed allo spremiagrumi).
Nella ciotola dell’impastatrice versate le farine, il lievito e le mandorle e nocciole tritate, azionate un attimo la frusta a filo, facendogli prendere aria. Versate ora il papponcino frullato (quello con olio ecc.) e mescolate a velocità 3 (non serve agitarvi troppo).
Versate ora metà dell’impasto (circa, non vi esaurite a pesarlo), aggiungete nell’impasto rimasto in ciotola, il cacao ed un paio di cucchiai di latte (si perchè altrimenti rimarrebbe troppo asciutto) e mescolate di nuovo qualche secondo. Finite di versare anche l’impasto col cacao sopra all’altro nella teglia e muovetelo un pochino per formare delle striature.
Infornate per circa 45 minuti. Spegnete ed aprite il forno e lasciatelo li ancora una ventina di minuti. Ecco pronta il vostro ciambellone ciocco arancia.
#VIVALAMAMMA #tortacioccoarancia #mangiamosano #tortasofficiosa
Rinnovo la richiesta di inserire i vostri feedback, gradimenti sulla ricetta. A parte il piacere personale che provo, sarà utile assieme ai commenti, per tutte le persone che decideranno di provare questa o quella ricetta.
BUONA TORTINA A TUTTI
Marzo 11, 2016
Ciao, mi togli una curiosità , che funzione ha la lecitina? Va bene anche quella di soia? Grazie è complimenti per la ricetta!
Marzo 11, 2016
Ti copio la stessa risposta dell’altro commento! 🙂
Ciao. La lecitina di soia o di girasole servono a rendere più soffici i dolci ed allungarne i temi della shelf life. In un dolce vegano, a mio parere, povero di grassi e lecitine contenute nell’uovo, è abbastanza importante. E forse finché non la usi non ti rendi conto.
Marzo 11, 2016
Ciao mi piacerebbe provare a farla… avrei tutto tranne la lecitina 🙁
mi pare però che sia importante… Puoi spiegarmi a cosa serve? Grazie
Marzo 11, 2016
Ciao. La lecitina di soia o di girasole servono a rendere più soffici i dolci ed allungarne i temi della shelf life. In un dolce vegano, a mio parere, povero di grassi e lecitine contenute nell’uovo, è abbastanza importante. E forse finché non la usi non ti rendi conto.
Marzo 11, 2016
Ciao, sono positivamente colpita da questa semplice ricetta. Questi ingredienti mi parlano e mi invitano alla prova!! Ritengo che essere vegana comporti anche una scelta consapevole di quello che ingeriamo e quando leggo ricette di dolci vegan con centinaia di grammi di zucchero e farine raffinate non posso fare altro che sospirare…
Dunque brava, seguirò il tuo esempio e grazie di tutti i tuoi preziosi consigli
Marzo 11, 2016
Ti ringrazio, è il stesso pensiero, perciò tranne rare eccezioni cerco di sperimentare ricette con ingredienti naturali, tanta frutta nei dolci e vegetali di stagione. Poi esiste l’eccezione, la richiesta dei bimbi che nuotano in un mondo colorato fatto di inganni mediatici. Cerchiamo di soddisfarli lo stesso.
Marzo 12, 2016
un consiglio per un tritatutto dove mettere non solo semi , ma anche farine, il mio non trita bene, forse perchè ha le lame un po’ alte ? grazie
Marzo 14, 2016
Così su due piedi non saprei, dovresti dirmi anzitutto esattamente per cosa ti servono. Io ho da poco comprato un accessorio tritatutto assieme al robot Kenwood, e poi ne ho un altro da 500w separato. Dimmi cosa ti serve di più
Marzo 12, 2016
preciso che ho un robot da cucina philips 650 w
ecco immagine
http://www.newlupex.eu/image/data/Philips/hr7627/hr7627-aa.jpg
Marzo 13, 2016
Erano giorni che volevo eseguirla tanto mi piaceva questa torta e oggi eccomi a farla . Non avevo mai emulsionato a parte I liquidi e nenche la frutta esiccata assieme( io ho aggiunto una 10 di datteri deglet noir bio e 50gr di uvetta) . Risultato eccellente anche- merito della lecitina- soffice! Unica particolarita’ ho fatto delle mini tortine altrimenti a son di tagliare finiva subito 🙂 :-). ….e cosi mi limito! Grazie Alessandra le tue ricette sane e semplici sono imperdibili.
Marzo 14, 2016
GRazie mille!!! anzi, grazie un milione! L’idea dei muffin “salva abbuffata” è geniale. E sono felice che ti sia piaciuta. Ora aspetta di provare quella di oggi….. e poi ne ho già in mente un’altra. Insomma, seguimi e ne “mangerai delle buone”.
Marzo 15, 2016
Bellissima ricetta, forse non ho sciolto bene la lecitina di soia r la torta si è cotta troppo… la mia non ha l’effetto cioccolatoso della tua, i due impasti non si son mescolati però è buona… devo provare a rifarla
Marzo 16, 2016
La lecitina di soia conviene scioglierla per benino anche dalla sera prima, a bagnomaria. Oppure utilizzate il mio metodo e l’avete sempre pronta, facendo una pasta con olio e conservandola in frigo.
Aprile 22, 2016
Al più presto nel mio forno!!!! 😃😃😃😃