E’ ormai noto il ruolo che la carne può svolgere nell’ accrescere il rischio di diabete, come noto è il potenziale ruolo protettivo di alimenti vegetali sani. Ma le diete a base di vegetali non solo sembrano prevenire il diabete, ma possono trattare con successo la malattia meglio delle diete che in genere sono prescritte ai pazienti diabetici, nonché consentire di controllare il peso ed i livelli di colesterolo.
Innanzitutto le diete a base di cibi vegetali possono determinare una significativa perdita di peso, senza preoccuparsi troppo delle porzioni o delle calorie, perché i cibi vegetali tendono ad essere cibi dalle calorie “diluite” . Ecco ad esempio 100 calorie di broccoli, pomodori, fragole, rispetto ad 100 calorie di pollo, formaggio, o pesce.
E, cosa più importante, funzionano meglio. Una dieta a base di vegetali ha “battuto” la dieta convenzionale dell ‘American Diabetes Association in uno studio clinico randomizzato controllato, senza limitare le porzioni, e senza nessun conteggio calorico o dei carboidrati. Secondo una revisione di tutti gli studi, gli individui che seguono una dieta a base di vegetali, sperimentano una maggiore riduzione di zuccheri nel sangue, peso corporeo, e rischio cardiovascolare, rispetto a quelli che seguono una dieta che comprende prodotti di origine animale.
Ed è il rischio cardiovascolare ciò che uccide i diabetici. Maggiori probabilità di ictus, ed insufficienza cardiaca. Infatti del diabete è stata proposta una interpretazione (anche) come patologia che determina un rischio di malattia cardiaca equivalente rispetto a quello determinato dalle patologie delle coronarie. Il che significa che i pazienti diabetici, senza una storia di malattia coronarica, hanno un rischio equivalente a quello di soggetti non diabetici, con malattia cardiaca confermata.
Uno studio recente ha usato una tecnica per misurare la effettiva sensibilità all’insulina. Entrambe le diete hanno migliorato la salute dei pazienti nei primi tre mesi, ma poi la dieta veg ha proseguito. E qui si può vedere anche il loro colesterolo LDL. Questo è quello che vediamo quando le persone seguono diete (vere) a base vegetale; il colesterolo scende così tanto che può effettivamente invertirsi la progressione dell’aterosclerosi, la progressione della cardiopatia.
Noi conosciamo già, in realtà, l’effetto benefico di una dieta vegetariana sul controllo del peso, gli zuccheri nel sangue, il colesterolo, la sensibilità all’insulina, e lo stress ossidativo rispetto alle diete convenzionali per diabetici, ma per quanto riguarda la qualità della vita, l’umore? Come si sentono le persone dopo aver effettuato un cambiamento tanto importante nella loro dieta? In uno studio randomizzato e controllato, i soggetti sono stati assegnati ad un gruppo “plant based” (linea nera) od a un gruppo di controllo(linea tratteggiata). Verdura, cereali, fagioli, frutta e noci, con prodotti di origine animale limitati a un massimo di una porzione giornaliera di yogurt magro, e il gruppo di controllo ha ricevuto la dieta ufficiale per il diabete.
La qualità della vita è migliorata con entrambe le diete nei primi tre mesi, ma entro sei mesi, il gruppo a base vegetale ha chiaramente proseguito.
Stessa cosa con i punteggi della depressione. Calata in entrambi i gruppi nei primi tre mesi, ha iniziato a presentare “rimbalzi” nel gruppo di controllo.
In conclusione, più la dieta era a base vegetale più ha portato ad un miglioramento della qualità della vita e dell’umore. I pazienti che consumano una dieta vegetariana si sono sentiti anche meno vincolati rispetto a quelli che consumavano la dieta convenzionale. Le persone hanno, cioè, avvertito la dieta convenzionale per i diabetici come più restrittiva della dieta a base vegetale. Inoltre nel gruppo veg c’erano meno probabilità di sentirsi strapieni, ma contemporaneamente i pazienti tendevano a sentire meno fame, tutte cose che contribuiscono alla sostenibilità nel lungo periodo.
Fonti:
R E Pratley. The early treatment of type 2 diabetes. Am J Med. 2013 Sep;126(9 Suppl 1):S2-9.