Ebbene ho vinto la mia resistenza a provare prodotti gluten free, sapete perchè? Perchè ho partecipato come spettatrice ad un contest con degli appassionati panificatori e le loro creazioni a base di Lievito Madre, organizzato dalle splendide fanciulle di “REVISIONI DEL TEMPO”. Le mie amiche Marina Mar e Roberta Borghese, tra gli altri, hanno avuto il loro bel da fare nel ruolo di giurate, per scegliere i pani migliori. E sono finiti tutti in un bellissimo articolo che da’ aria e spazio a tutti noi, panificatori a tempo perso, drogati di lievito madre.
Purtroppo, per una svista della giornalista che ha firmato l’articolo, la mia amica STEFY ROCCHEGIANI, vincitrice del terzo posto del contest dei FIGLI DI PAGNOTTA, non è stata nominata. Inserisco la bellissima foto che ritrae i vincitori:
da sx DAVIDE MELE, MASSIMILIANO MAZZURCO E STEFY ROCCHEGIANI
In quella occasione ho ricevuto in dono (ricordate sempre, la pasta madre si riceve in dono, non si acquista)la mia prima pasta madre GLUTEN FREE immediatamente battezzata “Agata”.
Potevo farla stare in frigo in ozio completo troppo a lungo? Ma noooo, perciò mi sono ricordata di avere un pacco di mix farine g.f. acquistate tempo fa per poter accontentare con un dolce un’amica di mia figlia e mi sono subito messa all’opera.
Per dovere di cronaca ricordo a tutti voi che mi seguite anche nel gruppone e che mi leggete in mille altri gruppi, che la mia indicazione di prassi non è certamente quella di acquistare mix pronti pieni di addittivi ed altro. Ma il mio primo esperimento non poteva fallire, avrei subito un colpaccio ed il mio ego ne sarebbe uscito distrutto (ehehehe).
Perciò ho usato questo non buonissimo diranno alcuni, ma all’occorrenza sempre meglio di pani acquistati in farmacia e vecchi di mesi.
INGREDIENTI
30 gr di li. co. li. (già, perchè una parte della mia Agata è stata immediatamente annacquata diventando li.co.li.)
300 gr di mix
270 acqua (circa)
sale
1 cucchiaio di olio EVO
1 cucchiano di malto di riso
5 cucchiai di sesamo
PROCEDIMENTO
Anzitutto premetto (perchè così vi invoglio a provare) che panificare gluten free non è affatto complicato come lo si legge ovunque. Insomma, se ve la cavicchiate mediamente in cucina e con le farine, non dovreste avere problemi.
Ho fatto un preimpastino con i 30 gr di licoli, 100 di farine e e 120 d’acqua e lasciato per un paio d’ore. Poi ho unito i rimanenti 200 gr e circa 150 d’acqua, il sale, il malto, l’olio ed una parte del sesamo. Continuato ad impastare con il gancio per qualche minuto fino a che l’impasto è risultato liscio ed omogeneo.
Ho lasciato lievitare per 4 ore a T.A. (temperatura ambiente).
Ho foderato uno stampo da pan carrè con della carta forno bagnata e ci ho versato dentro l’impasto, coperto con abbondanti semi di sesamo e messo in frigo coperto da pellicola.
Per quanto riguarda l’idratazione così alta vi dico che è gestibilissima, perchè non dovete fare una pagnotta e l’uso dello stampo vi aiuterà molto.
Dopo circa 12 ore di frigo ho rimesso a TA e lasciato lievitare altre 8 ore. Qui non fa ancora caldissimo, la temperatura oscilla intorno ai 22 gradi, perciò se da voi fa più caldo accorciate i tempi.
Ho infornato a 240 gradi, forno già caldo, per 15 minuti.
Poi abbassato a 200 gradi per altri 30. Poi ho tolto il pane dallo stampo, l’ho spennellato con una emulsione di olio ed acqua e rimesso nel forno direttamente sulla griglia per altri 15 minuti.
Poi ho abbassato ulteriormente la temperatura a 130 gradi, aperto un pochino lo sportello e lasciato altri 15 minuti.
Bene, il pane è magnifico, il sapore eccellente. >Gli assaggiatori ufficiali lo hanno divorato.
I miei gemelli 4enni non mangiano molto pane, specie Ascanio, ma per questo ha fatto una eccezione, che mi ha stupito.
Dopo essere stato messo a nanna si è alzato ed è sceso in cucina rivendicando l’avanzo di pane!
Insomma, direi un bel successo.
Ora non mi resta altro da fare che studiare un mix di farine sane e sperimentare.
Alla prossima!